Compagnia AREAREA di Udine
coreografia e danza: Marta Bevilacqua
musiche originali: Walter Watta Sguazzin
elementi di scena: Ilaria Bomben
disegno luci: Daniela Bestetti
suono: Stefano Bragagnolo
produzione: Compagnia Arearea
coProduzione: HangartFest 2020
distribuzione: Theatron 2.0
con il sostegno di: Mibact, Regione FVG
foto: Alessandro Rizzi, Choreo: combinazioni di movimento Graphic: da immagini generative Novel: che descrivono con fantasia una vicenda reale
Come spesso accade, è solo alla fine del percorso che ci si può voltare indietro e capire la strada
che abbiamo compiuto. Se faccio l’esercizio di guardare i tre lavori da fuori vedo questo:, sono partita da una stanza borghese ordinata e monocromatica, una stanza dell’anima, ricca di sfumature e di suoni, l’ho definita un giardino musicale. Sono passata attraverso una notte complessa dove tutti parlavano al contrario su The Dark Side of The Mood dei Pink Floyd. Ambiente lunare e spoglio. Le cose che preferivo avvenivano al buio e in silouette. Io non c’ero.
Con Homing sono finita in un giardino naif, morbido e luminosissimo.
Attraverso gli animali parlo di spostamenti e di punti di vista, di metamorfosi, di natura come luogo
da abitare profondamente. Costi quel che costi.
Mi affaccendo tutto il tempo, ho moltissime cose da fare.
Proverò a farle al meglio. Ho capito che la mia danza improbabile è estremamente tattile.